Il Principe Harry e Meghan Markle sabato 19 maggio si sono detti sì in mondo visione. La sposa si è diretta all’altare attraversando gran parte della navata da sola sotto l’occhio attento di milioni di spettatori. Dall’acconciatura al make up, il look di Meghan Markle è passato ai raggi-x compresa la manicure. 100% naturale sarà un must per le spose 2018 e lo smalto scelto è già un best seller.
Manicure nude per il matrimonio di Meghan Markle
Nel pieno rispetto del protocollo dettato dalla Casa Reale inglese, la manicure sfoggiata da Meghan è stata realizzata con uno smalto nude. In particolare si tratta della tonalità preferita dalla Regina Elisabetta che nel lontano 1989 la richiese personalmente alla fondatrice del marchio: Essie Weingarten. Il colore prescelto è Ballet Slippers, già inserito nella lista dei preferiti dalle spose di tutto il mondo. Daniel Martin, amico della sposa e suo make up artist, ha realizzato un total look naturale per Meghan Markle mettendo in risalto la bellezza della sposa con eleganza e sobrietà. Sono in molti ad affermare che la scelta sia stata ottima ed anche una specie di omaggio all'”elasticità” della Regina che ha consentito l’inserimento nella cerimonia di diversi elementi estranei alla tradizione. D’altro canto le regole di corte vietano l’uso di smalti colorati, così come di unghie finte perché considerati entrambi segno di volgarità. Meghan fin dal giorno del fidanzamento ufficiale è è sempre stata rispettosa mostrando manicure sulle delicate tonalità nude rosate.
La manicure “eccezionale” di Kate Middleton
Kate Middleton, da sabato ufficialmente cognata di Meghan Markle, per il giorno del suo matrimonio ha seguito il protocollo alla lettera ma ha fatto una piccola eccezione con la manicure. La sua manicurista Marina Sandoval, infatti, ha rivelato di aver scelto per la sposa del Principe William una tonalità diversa dal consueto. La colorazione era stata ottenuta mescolando due smalti: Bourjois So Laque Nail Enamel nella colorazione Rose Lounge e Allure di Essie. Il risultato è stato in linea con le aspettative della corte, ma ha rappresentato un piccolo strappo alla regola in un ambiente sfarzoso, ma ampiamente “controllato”.