Pelle nera con Photoshop: ritirata pubblicità di smalto coreano

Il marchio coreano 3CE criticato dagli utenti di Twitter ha costretto la compagnia a ritirare la pubblicità

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Nel mese di maggio il marchio L’Oréal ha acquisito la compagnia di moda coreana Stylenanda che a sua volta possiede il marchio cosmetico 3CE. Di recente è stato lanciato un nuovo prodotto, lo smalto Take a Layer in Soft Orange. Un arancione delicato che strato dopo strato intensifica la tonalità e sta bene a tutti i tipi di carnagione. L’intento della campagna pubblicitaria è risultato chiaro, molto meno le modalità che hanno fatto imbufalire gli utenti di Twitter.

Retroscena di una campagna da…ritirare

Nelle intenzioni del marchio coreano doveva essere chiaro dalla pubblicità che lo smalto stava bene su ogni tipo di pelle. Nelle intenzioni c’era anche un senso di inclusione. Nella pratica il tutto è stato reso con una campagna pubblicitaria da molti considerata offensiva. Tra i primi ad accorgersi della gaffe la beauty vlogger Darcei Amanda. La make up influencer Tiara Willis, abituata a realizzare make up per donne di colore ed essendolo anche lei, ha subito notato che nella mano dalla carnagione più scura qualcosa non andava. Il palmo e il dorso avevano la stessa tonalità, impossibile in natura dove il palmo è di norma più chiaro. Alla richiesta di chiarimenti, la stessa L’Oréal ha ammesso che la mano era di una modella coreana e che era stata “annerita” con Photoshop. In seguito al putiferio scatenato in rete Stylenanda ha pubblicato un comunicato di scuse ufficiali.

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Smalti Take a Layer al momento della diffusione della pubblicità. L’immagine che rappresentava la tonalità arancione è stata ritirata

Fenomeno “Blackface”

Stylenanda non è il primo marchio a inciampare nel trattamento di terminologia o riferimenti alle persone di colore. Non molto tempo fa, infatti, è toccato anche a Wycon Cosmetics, tuttavia non è il primo caso nel mondo beauty asiatico. Un fenomeno che vede l'”annerimento” delle modelle al posto di assumerne già di colore e che ha preso il nome di “blackface“. Sta accadendo una cosa simile anche nel mondo del cinema con un fenomeno chiamato “whitewashing“, ossia “sbiancamento”: personaggi asiatici vengono interpretati da attori caucasici. In un’epoca in cui la moda tenta di sdoganare il mito della perfezione facendo sfilare modelle di colore affette da vitiligine o aprendo le porte a trucchi sempre più unisex, pubblicità come quella di Stylenanda creano non poco stupore. Questa volta ci ha pensato la rete a dare un messaggio importante per il rispetto dei consumatori e non solo.

 

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